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                                                                                                                                                                           Disegno realizzato da Giuliano Rita

Quando lo sport diventa valorizzazione della diversità «L’integrazione: la vittoria più bella».

Lo sport rende tutti uguali, nei giochi singoli e in quelli di squadra; fare sport insieme ci rende tutti “Fratelli di sport’’.

  SPORT DISABILITA'

per vincere insieme!

“Lo sport deve accogliere tutti e tutti si devono sentire come a casa loro”.
Questo è lo slogan che è stato adottato dalla nostra classe per invitare i ragazzi ad avvicinarsi al mondo dello sport. L’attività sportiva favorisce il nascere di nuove amicizie, il confronto con gli altri, il sapere accettare le sconfitte. 

Fare sport insieme significa mettere da parte tutte le differenze, tutti i rancori personali, tutte le diversità che possono esserci. Deve diventare occasione per “sperimentarsi” nei rapporti con gli altri nel coinvolgimento del gioco, nel rispetto fra persone di culture diverse.

Nelson Mandela affermava che “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo”, infatti, è in grado di far dimenticare tutto, di far tornare il sorriso e per questo dovrebbe essere un diritto di tutti. Se ognuno di noi riuscisse ad accettare tutto quello che lo sport singolo e di squadra ci propone potremmo diventare “Fratelli di Sport”, poiché questo è il veicolo privilegiato per l’integrazione in quanto assegna a ciascuno un ruolo preciso in un contesto collettivo (di squadra) e riesce ad abbattere le barriere e i muri che si creano all’esterno, perché nello sport si è tutti uguali.  


Fino a non molto tempo fa un disabile era impossibilitato a svolgere attività sportive, adesso tutto è cambiato grazie alle nuove tecniche che ci offre la scienza, ma soprattutto grazie al decadimento di certi pregiudizi che hanno lasciato il posto allo spirito d’uguaglianza. Di ciò noi siamo testimoni perché nella nostra classe c’è un bambino speciale che ha davanti a sé una strada difficile da percorrere, stretta e in salita, mentre la nostra è larga ed agibile. Nel corso degli anni si è sempre rifiutato di fare attività motoria, ma quest’anno, dopo vari tentativi, si è unito a noi partecipando ad ogni gioco ed esercizio dimostrando grande gioia e divertimento perché si è sentito parte attiva del gruppo e tutto nel rispetto delle regole sia dei giochi di squadra che singoli. Anche noi siamo molto contenti e le maestre sono rimaste stupite davanti a tale cambiamento.Ciò è la dimostrazione che l’attività sportiva integra tutti perché non importa se siamo diversi, ma l’importante è partecipare e divertirsi.


Questa è “la vittoria più bella” dello sport.

Scritto dalla classe IV C del plesso di Viale della Vittoria