Nuove regole sull’erogazione dell’Assegno Unico Universale saranno introdotte da gennaio 2025. Scopriamo le novità.
La Manovra 2025 ha confermato l’Assegno Unico come misura di aiuto per le famiglie con figli a carico ma sono previsti dei cambiamenti per il prossimo anno. In che modo tali modifiche influiranno sui versamenti?
Dal 2022 l’Assegno Unico è la misura che ogni mese viene erogata alle famiglie con figli a carico fino ai 21 anni o indipendentemente dall’età in caso di disabilità. L’importo varia in base all’ISEE (i versamenti scattano anche per chi non presenta l’ISEE ma sarà erogata la cifra minima) e al numero dei figli nonché alla presenza delle condizioni che permettono di accedere alle maggiorazioni come entrambi i genitori lavoratori o una mamma sotto i 21 anni. Per ogni figlio a carico spettano da 57 euro con ISEE oltre i 45.575 euro fino a 199,40 euro con ISEE sotto i 17.090 euro.
Con la rivalutazione tali cifre cambiano ogni anno. L’aumento nel 2024 è stato importante, lo sarà di meno probabilmente nel 2025 considerando che l’inflazione è in calo. Ricordiamo che una volta presentata domanda tramite l’INSP per ricevere l’Assegno Unico non bisognerà nuovamente inviare la richiesta annualmente. Basterà compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per il calcolo dell’ISEE e si riceverà la somma spettante. L’importante, però, è comunicare all’ente della previdenza sociale eventuali variazioni nel nucleo familiare che potrebbero incidere sul calcolo.
Come cambierà l’Assegno Unico Universale nel 2025
L’Assegno Unico continuerà ad essere erogato nel 2025 anche se l’importo, come detto, sarà diverso per la rivalutazione all’inflazione che scatta ogni anno. La cifra varierà anche qualora fossero cambiate le condizioni familiari nel tempo. Se, ad esempio, un figlio diventa maggiorenne occorrerà modificare la domanda tramite portale INPS a cui si accede con le credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi) perché la somma erogata per i diciottenni è inferiore rispetto a quella destinata ai minorenni.
Nella Legge di Bilancio 2025 sono previste due importanti novità da conoscere. La prima è l’uscita dal calcolo dell’ISEE. Significa che contrariamente a quanto accade nell’anno in corso, nel 2025 l’Assegno Unico non farà più cumulo nell’ISEE, le somme percepite non saranno conteggiate. Un’ottima notizia per le famiglie che potranno contare su un Indicatore della Situazione Economica Equivalente più basso. Attenzione, questa novità purtroppo è stata ridimensionata. Vale solo per la richiesta di Bonus Nido e per il Bonus nuove nascite.
Lo scopo del Governo è incentivare la natalità e aiutare le famiglie ad affrontare le spese per la cura e il sostegno dei figli. Per questo ha introdotto nel 2025 un Bonus dal valore di mille euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio a condizione che l’ISEE sia inferiore a 40 mila euro (l’Assegno Unico sarà escluso dal conteggio). Tutte le altre famiglie, dunque, dovranno attende che arrivi l’ufficialità dell’esclusione dei Buoni Fruttiferi, dei Titoli di Stato e ogni altro strumento di risparmio per poter contare su un ISEE più basso mentre chi non possiede tali strumenti non noterà cambiamenti nel valore ISEE a condizioni uguali rispetto l’anno in corso.