Gli italiani passano sempre più tempo sui social, spesso trascurando amici e famiglia. Ecco cosa rivela un report sulle abitudini digitali.
Il digitale ha cambiato profondamente le nostre abitudini, ma a quale prezzo? Secondo il report EY Decoding the Digital Home Study 2024, il rapporto delle famiglie italiane con la tecnologia è complesso e ricco di contraddizioni. Tra opportunità e preoccupazioni, emerge un quadro che invita a riflettere su come gestiamo il nostro tempo online e la sicurezza dei nostri dispositivi.
Oggi, le case italiane sono più connesse che mai. Dai social network ai dispositivi smart, viviamo in un mondo interconnesso, ma non sempre ci fermiamo a considerare l’impatto che questo ha sulle nostre vite. E non parliamo solo di vantaggi: dietro la comodità del digitale si nascondono insidie che riguardano privacy, sicurezza e benessere. Cosa ci dice questo studio sul futuro delle famiglie italiane?
Uno degli aspetti più discussi è la connettività. Nonostante il digitale sia una componente essenziale della vita moderna, un quarto delle famiglie italiane ritiene la propria connessione inaffidabile. Questa insoddisfazione spinge il 35% a valutare il passaggio dalla rete fissa a quella mobile. Inoltre, il 29% vorrebbe abbonamenti più economici, segno che il costo dei servizi rimane un problema significativo.
Nonostante tutto, cambiare operatore non è semplice: oltre il 30% delle famiglie trova il processo complicato e preferisce mantenere il proprio provider attuale, nonostante l’insoddisfazione. Questo dimostra quanto sia difficile per molti italiani conciliare le proprie esigenze digitali con le opzioni disponibili.
I dispositivi connessi sono sempre più comuni nelle case italiane, ma la loro diffusione non è uniforme. Non sorprende che la TV sia ancora il dispositivo più connesso, presente nel 69% delle case. Le piattaforme di streaming dominano l’intrattenimento, con il 45% delle famiglie che le utilizza per film e serie TV.
Tuttavia, molti utenti iniziano a mostrare segni di frustrazione. Il 53% ritiene che ci siano troppe piattaforme tra cui scegliere, e il 44% preferirebbe abbonamenti con pubblicità per risparmiare. Questo spiega perché il 30% delle famiglie ha cancellato almeno un servizio di streaming, anche se il 31% si è riabbonato successivamente. Un dato curioso è che il 41% degli italiani sarebbe disposto a pagare di più per una piattaforma unica che raccolga tutti i contenuti.
La sicurezza online è una preoccupazione crescente per le famiglie italiane. Il 42% degli intervistati segnala di aver ricevuto contenuti pericolosi, e il 51% ritiene difficile proteggere i propri dati personali. Inoltre, il 60% teme che i figli possano accedere a contenuti dannosi, un dato che evidenzia quanto sia cruciale educare i più giovani all’uso responsabile della tecnologia.
Il ruolo dell’AI aggiunge ulteriore complessità. Sebbene il 56% riconosca che l’intelligenza artificiale potrebbe influenzare l’affidabilità dei contenuti, il 62% teme che venga usata in modo dannoso. La richiesta di maggiore trasparenza da parte delle aziende è alta: il 57% chiede spiegazioni più chiare sull’uso dell’AI nei servizi di connettività.
Il report evidenzia quanto sia importante un approccio consapevole al digitale. Le famiglie italiane si trovano a un bivio: abbracciare la tecnologia o subirla? Il futuro della connettività dipende dalla nostra capacità di bilanciare innovazione, sicurezza e sostenibilità.
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